giovedì 4 marzo 2010

preconcetti e manicaretti


In questi in tre giorni sul Gargano, in trasferta per seguire il MOC, un evento internazionale di orienteering, ho visto più sole che nell’ultimo mese in Montenegro. Invitati dal console di San Marino in Montenegro ed alloggiati a San Menaio abbiamo goduto dell’ospitalità, delle attenzioni e dell’istrionica compagnia del proprietario dell’hotel. In nostro onore il cuoco si è lanciato in orecchiette alle cime di rapa, straccetti di carne all’aceto balsamico, fusilli gamberetti e zucchine, filetto di branzino (non tutto nello stesso pranzo, ovviamente) mettendoci all’ingrasso per tre giorni. Tra passeggiate nei boschi, per le vie delle deliziose cittadine di mare o sul lungo mare in cerca di conchiglie mi sono goduto questa piccola parentesi italiana a mio agio tra costumi noti ed intellegibili parlate (oddio, il Peschiciano non è che sia chiarissimo).


Ogni viaggio, anche dietro casa, ci obbliga a mettere in gioco i nostri preconcetti e i nostri schemi mentali. Che dire di un comandante dell’aviazione che apre la sua caserma ad atleti stranieri per ospitare la partenza e l’arrivo di una gara internazionale di orienteering? O di un responsabile FIGC intelligente e disponibile lontano anni luce dallo stereotipo di pallonaro becero e greve?


L’orienteering è davvero uno sport interessante. Oltre ad essere praticato dalla biondissima nazionale finlandese, ha il pregio di invogliare una conoscenza e un rispetto per la natura che pochi altri sport possono offrire.


In foto Minna Kauppi, fortissima atleta finlandese.

3 commenti:

  1. in effetti è una bellissima specialità; chissà come faranno le donne!...
    ruggero

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  2. papy, le donne non solo si orientano inaspettatamente bene ma corrono come disperate!

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  3. Ruggero, mi meraviglio di te!Ancora con questi preconcetti sul senso di orientamento delle donne.Un bacio a tutti i Nocerini da Marisa Pini

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