lunedì 15 marzo 2010

giocolando


Mi sembra di essere un bambino che ha appena scoperto un gioco nuovo. Sabato infatti è stata un’altra giornata di grandi soddisfazioni sugli sci. Il completamento della temibile pista viola senza cadute ha rappresentato un successo personale che genie di nipoti ascolteranno davanti ad un camino durante lunghe sere di inverno.

Domenica la scoperta della deliziosa baia di Petrovac, mangiando un panino su una panchina di fronte alla spiaggia, in una giornata scintillante, ha reso quanto mai attuale il desiderio di vivere in una città di mare.

A chiudere questo bel fine settimana una poesia, letta ieri sera prima di addormentarmi..

Narra la leggenda che un Gallo
Vedendo il fiero gallico ardimento
falciato tutto intorno dalla ferrea
disciplina delle legioni romane,
scagliò al cielo il suo ultimo dardo,
al Dio che aveva sempre adorato,
al Dio che l’aveva tradito.
E poi cadde, la fronte spaccata.

Con le ossa dei Galli caduti
i contadini fecero recinti
ai loro vigneti belli e rigogliosi.
Nessuno ebbe più nobile sepoltura.

(da Ombre sull’erba di Karen Blixen)

5 commenti:

  1. ma è da qui che viene "tirai una freccia in cielo per farlo respirare"?
    ..non mi funziona Skype..

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  2. non lo so però me lo ha ricordato..

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  3. esigo al più presto vedere dal vivo le tue performances sciistiche!sono sconvolta da tali eventi!ps ma mi stai diventando un capitalista che vai pure a sciare???!e poi taaaac caffè illy appena arrivato a casa!(;
    marti

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  4. ma viene da Fiume Sand creek di
    Fabrizio de Andrè
    http://www.youtube.com/watch?v=VpMDFyXy8ZU
    http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=122&lang=it&justlyrics=1
    ciao

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  5. papy, la conosco la canzone.. infatti quando ho letto la poesia m'è subito venuta in mente. gli indiani come i galli. c'è sempre qualcuno che ha di che essere arrabbiato con il proprio dio. il "non lo so" era riferito ala domanda "è da qui che viene ect..". non so se de andrè conoscesse questa poesia, ma dato il suo ricorrente rifarsi a testi già esistenti (vedasi smisurata preghiera, ad es.), la cosa non mi stupirebbe!

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