martedì 6 aprile 2010

una pasqua un po' inusuale


Nikifor: “Io mi sveglio alle 4, per prepararmi”. Ci guardiamo sorridendo Simo ed io e pensiamo “che sfigato, 3 ore per prepararsi”. “La messa è alle 5”. Smettiamo di sorridere. Non credo d’essermi svegliato molte volte prima delle 5, di certo non per una messa. “Durerà un’ora e mezza” dice, e laconici ce ne andiamo a nanna. Siamo al Monastero di Piva apposta per seguire l’evento clou della fede ortodossa, la messa di pasqua. Interesse etnologico, ovviamente. Sveglia alle 4.50 per noi, DUEOREEMMEZZA di messa cantata in serbo, un freddo becco combattuto saltellando da un piede all’altro, tutto a lume di candela. Al termine del lento stillicidio, alle 8, la tavola imbandita con agnello, salumi ed il formaggio più buono ch’io abbia mangiato fuori dai confini campani.


Il post messa, per riprendermi un po’ da “kyrie eleison” e “hristos voskrese” è stato all’insegna dello sport. Prima di pranzo ho ri-infilato i pattini, dopo mesi di inattività, suscitando l’ilarità degli autoctoni con una caduta coreografica nella piazza principale di Plužine, unico pezzo di asfalto più o meno in piano della municipalità. Dopo pranzo corsa in montagna, da 750 mslm a 1030, poi altri due giri da 870 a 1030. In tutto circa 600 m di ascesa, tra boschi silenziosi con il lago a fare da sfondo.


Un film ed a nanna presto e si conclude una pasqua un po’ inusuale, la prima passata lontano da casa.

4 commenti:

  1. cioè, alle 8 del mattino avete mangiato l'agnello?
    che stomaci!
    come va con la conversione?
    ele

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  2. ed era pure freddo (qui si usa così), accompagnato da rakja.. una colazione da campioni!!
    per ora niente conversione, ma ti faccio sapere :-)

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  3. che ridere... cavolo hai rimpianto le vecchie messe cattoliche!?
    bacio fratello!
    lisa.

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