lunedì 21 giugno 2010

fa caldo, vado al mare in taxi


Il titolo non è una battuta ma è la cartina tornasole di quanto sia dura la vita dell'espatriato in Montenegro. Per andare al mare, dato che in autobus si suda, perché non andare in taxi? 50 km, 25 €, chessaramai. Chi lo sostiene di anni non ne ha 97 anni ma una trentina e non soffre di disfunzioni dell'apparato locomotore (tuttalpiù di quello celebrale).

Credo che per punire tanta protervia da lassù abbiano deciso di scatenare una perturbazione stile Genesi che ha rovinato il primo evento in bicicletta da noi organizzato sabato e fatto saltare la corrente per buona parte della mattinata odierna. Sabato s'è ad ogni modo mangiato e bevuto, fatto 5 "terribili" chilometri di sterrato (che hanno messo a dura prova la tenuta psicofisica dei meno allenati) ed assistito alla preparazione del formaggio sul cui livello di igiene stenderei un velo pietoso e magari assorbente e disinfettante.

Detto ciò vado a casa che voglio finire di vedere l'Armata Brancaleone che, tra sonno e problemi elettrici, me lo sto guardando a tappe. Oh, gioveni! Quando vi dico "sequitemi miei pugnaci", dovete sequire et pugnare! Poche conte! Se no qui stemo a prenderci per le natiche. Mitico.

1 commento:

  1. Branca, Branca, Branca...
    Dopo il montenegro, ora anche il Fernet?!? Alcolizzato!! ;-)

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