martedì 15 giugno 2010

le solite cose


Giovedì ero in giro in bici per controllare alcuni sentieri, tra le campagne tra Crkvičko Polje, Babici e Trsa. Ovviamente mi sono perso. Ho chiesto informazioni ed ovviamente la signora in mezzo ai monti mi ha invitato a prendere un caffè. Memore delle accuse dell’Elena riguardo la mia presunta scrocconeria, ho cercato di declinare riconducendo la mia fretta al sole al tramonto. Ma poiché la sciura non s’è lasciata intenerire, ho capitolato e mi sono fatto rifocillare con le solite messi di libagioni. Più avanti ho chiesto indicazioni a due scugnizzi locali i quali mi hanno scortato per un paio di chilometri con la loro motoretta a due cilindri, contenti di dare una mano allo straniero.

Venerdì concerto di pianoforte e sax a Kotor, organizzato da Teresa, la nostra profesorica di montenegrino. Il giorno dopo, ci siamo spiaggiati in una caletta meravigliosa, con baretto ed acqua cristallina ed annesse nuotate.

Lunedì sera, infine, partita dell’Italia vista a Nikšić, ospiti a casa di Teresa che, oltre a parlare perfettamente l’ostico idioma, non tradisce lo stereotipo della meridionale cuoca provetta. Fino al pareggio era sentire comune che la serata fosse positiva a prescindere dall’eventuale sconfitta dell’Italia. Dopo aver schivato un riccio sulla strada del ritorno tra Nikšić e Plužine, Miles ed io ci siamo fermati per cercare di mettere in salvo l'incauta bestiola. Alzati gli occhi al cielo ci siamo resi conto dello splendore scintillante della volta celeste. Alla prima stella cadente ci siamo rimessi in macchina, verso casa.

2 commenti:

  1. ma poi ci siete riusciti?
    a salvare il riccio, intendo

    RispondiElimina
  2. siamo tornati indietro ma del riccio nessuna traccia. non abbiamo avuto cuore di controllare se fosse attaccato alla ruota davanti della lada..

    RispondiElimina