Quanto di seguito riportato avveniva ieri, 1 dicembre 2009.
Ore 12.00
Lo scorso di fine settimana ha iniziato a piovere, dopo 3 settimane di sole scintillante e cieli tersi. Ieri, tra le 18 e le 22, per sette volte mi è toccato andare a sbattere contro mobili e pensili, insultare il Dio del “fiat lux” ed accendere i tre moccoli di candela che il padrone di casa ha gentilmente inserito tra gli optional della mia lussuosa kuča (casa).
Oggi la luce c’è, il che ci permette di lavorare, ma le robuste secchiate d’acqua che stanno flagellando la già abbastanza infelice municipalità di Plužine hanno fatto saltare la connessione internet, unico appiglio al mondo civilizzato che rimane al povero scriba. Quindi attendo, con fiducia, e vado a fare la spesa al super mercato Albona, che c’ha delle cassiere interessanti.
Ore 14.35
Sapevo che non dovevo sfidare il meteo di questo paese. Se un intero stato si chiama Montequalcosa non ci si può aspettare che sia eternamente riscaldato da raggi tiepidi e benevoli. Ed io invece no, mi beavo e dicevo, non fa mica freddo in ‘sto posto trallallerotrallallà. E come è giusto che sia sono stato punito per la mia arroganza. E alla pioggia s’è sostituita una nevicata di quelle che fanne gioire i bambini e bestemmiare i grandicelli. Continua imperterrita la mancanza di connessione con il mondo. Quest’inverno la vedo tesa e tetra..
Non era arroganza, solo ottimismo..ma tra poco arrivano i rinforzi, non disperare!
RispondiEliminaSimo
dai bob, pensa a quanto tempo hai per pensare a te stesso senza mille impegni, confusione, rumori.
RispondiEliminama le foto le hai fatte tu con la macchina fotografica nuova? bellissime!
Mi racconti che lavoro fai, non ho ancora capito...
baci da una città fredda e incasinata!
ele