D: Dobar dan, kako ste? Hoču da idem u Plužinama (Buon giorno, come va? Devo andare a Plužine)
R: Zdravo. Nema put. (Salve. Non c’è la strada)
D: Kako nema put? (come non c’è?)
R: Ništa. Želite kafu? (Non c’è. Volete un caffè?)
E così mi sono trovato invitato da una simpatica bakina (nonna) a chiacchierare con figlio, nuora, figlia e nipotini, Ivana, Nikoleta, Ivan e Costa (4, 3, 2 e 1 anno), cercando di mettere assieme frasi stentate facendo finta di capire. (Il fatto che io sappia esprimere quattro concetti base non fa di me un serbo-parlante ma questo non importa all’allegra famiglia montenegrina, entusiasta dell’ospite, per di più straniero). La kafa è diventata limonata, prosciutto, bresaola (tutto home made, rigorosamente), caffè e biscotti. Il pranzo fuori programma è stato più che benvenuto, data l’ascesa fatta; quando si è arrivati alla birra e alla rakija ho declinato e, girata e la bici, ho ripreso la strada di casa.
Appena varcata la soglia, dopo 50 km e un migliaio di metri di ascesa, ho ricevuto un invito che non si poteva rifiutare. Mangiato al volo, senza farmi la doccia, sono uscito a caccia di serpenti e lucertole con Miles, appassionato erpetologo ed entomologo. Lo score finale parla di uno smooth snake e due grass snake (a detta di Miles) per me e di quattro lucertoloni per Miles (uno s'è prestato per una foto). Nonché uno scorpione e numerosi scarabei, oltre a formiche giganti, centopiedi e ragni vari.
Perdersi in bici ed andar a caccia di rettili. Into the wild!